Import e Export di Prodotti e Servizi
Offerte e Domande di Tecnologie e Joint Venture
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10/12/2024
MOLDAVIA - Settore della pesca sarà regolato da una nuova legge, in linea con i dettami dell’Unione Europea È stato annunciato che i produttori di pesce riceveranno sostegno finanziario dallo Stato, mentre i consumatori potranno beneficiare di prodotti di qualità superiore. Questo sarà possibile grazie a una nuova legge che regolerà il settore dell'acquacoltura nella Repubblica di Mol .... (leggi
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9/12/2024
Inserire ALBANIA - Sostegno alle Startup Il Governo albanese ha indetto in data 2 dicembre 2024 la call per il sostegno alle startup locali attraverso grant e misure di sostegno, che saranno disponibili nel 2025. I beneficiari sono le startup ed i facilitatori di startup autodichiarati nel registro elettronico delle startup e dei facilitat .... (leggi
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6/12/2024
ARGENTINA - Mentre il Governo Milei riduce le tariffe, l'OMC segnala aumenti di barriere commerciali nel G20 Mentre il governo di Javier Milei ha avviato un processo di deregolamentazione del commercio attraverso la riduzione delle tariffe e l'alleggerimento delle normative, l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha dichiarato questa settimana che le economie del G20 hanno aumentato in modo signific .... (leggi
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5/12/2024
UNGHERIA - CJ Foods sceglie l’Ungheria per la sua prima fabbrica in Europa orientale Il Ministro degli Affari Esteri e Commercio Ungherese ha recentemente annunciato che CJ Foods, la più grande azienda alimentare della Corea del Sud, ha scelto l’Ungheria come sede della sua prima fabbrica nell’Europa Orientale. Questo progetto creerà 200 nuovi posti di lavoro a Dunavarsány. V .... (leggi
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4/12/2024
SVIZZERA - La rete autostradale Svizzera non sarà ampliata La Svizzera ha respinto con il 52,7% dei voti il progetto di ampliamento della rete autostradale, segnando un momento significativo nella politica dei trasporti. Il piano, sostenuto dal Governo e dalla maggioranza del Parlamento, prevedeva sei ampliamenti lungo l'A1 per un costo complessivo di 5,3 m .... (leggi
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Dopo il calo del 20,9 % registrato nel 2009, l’export italiano di beni torna a crescere a un tasso annuo medio dell’8,4% nel periodo 2010/2012, con un picco del 10,3 % quest’anno e un tasso medio del 7,4 % nel prossimo biennio (+ 8,1 % nel 2011 e + 6,7 % nel 2012). Il pieno recupero rispetto ai valori pre-crisi è tuttavia atteso solo nel 2013, quando le nostre esportazioni raggiungeranno il valore di 395 miliardi di Euro.
Sono queste le principali previsioni del Rapporto Export 2010/2014 di SACE.
Il Made in Italy ha dimostrato una buona capacità di reazione alla crisi, ma non in modo generalizzato: hanno subìto minori riduzioni di domanda e redditività le imprese che sono state in grado di attuare processi virtuosi di ristrutturazione prima del 2008, per poi far fronte alle difficoltà dei mercati tradizionali riposizionando le proprie azioni commerciali ed investimenti verso mercati a maggiore crescita. Nello scenario competitivo internazionale, i tassi di crescita dell’export italiano risultano simili a quelli della Francia e di paesi export-led come Canada e Giappone. Sono invece inferiori a quelli della Germania, che beneficia del forte aumento della produttività dell’industria manifatturiera (avvenuto tra il 2002 ed il 2006), e degli Stati Uniti, che allo scoppio della crisi hanno puntato sull’export per ridurre il deficit della bilancia commerciale.
Dalle previsioni emerge una crescita sostenuta dell’export italiano verso i maggiori mercati emergenti, in primis Brasile, Turchia e Cina, e una maggiore propensione a orientarsi verso destinazioni meno vicine, sia geograficamente che culturalmente, ai nostri imprenditori.
La crescita dell’export verso le economie emergenti “avanzate”, dopo il balzo atteso per il 2010 (+ 13,6 %), sarà mediamente superiore al 9 % annuo, tre punti percentuali in più della performance attesa verso i mercati di destinazione più tradizionali.
La dinamica del fatturato estero verso gli emergenti “in senso stretto” sarà, invece, più vicina a quella complessiva (+ 7,3 %).
Le previsioni indicano un incremento del peso dei beni intermedi (dal 27,3 % del 2009 al 29,9 % del 2014) e d’investimento (dal 40,7 % al 41,5 %) rispetto all’export italiano totale, a fronte di una graduale riduzione dell’incidenza dei beni di consumo. Anche le dinamiche di crescita saranno differenziate per settore industriale, con i beni intermedi – che guidano l’attuale ripresa (+ 16,4 % nel 2010) – a registrare la crescita più veloce, seppure con un rallentamento nel prossimo biennio (+ 8,8 %).
La crescita dell’export dei beni di investimento sarà intensa: + 10,4 % nel 2010, + 7,9 % nel biennio 2011/12. Più contenuto l’incremento per i prodotti agricoli, con tassi di crescita di poco inferiori a quelli storici (+ 5,5 % in media) e per i beni di consumo, che difficilmente registreranno tassi superiori al 5 %.
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